venerdì 29 marzo 2013

Fruit Ninja: DUKONG

Dopo tutti questi giorni uggiosi e nuvolosi, oggi quel raggio di sole che ha fatto capolino per qualche minuto ha fatto pensare subito alla primavera e al bel tempo. Ho colto così l'occasione per questo fruit ninja e parlare di un frutto buono ma difficilissimo da riconoscere. I miei (ex) colleghi mi avevano dato il nome cinese di questo frutto e mi ero fatta un appunto con la mia (personale) interpretazione del nome in modo da cercarlo al supermercato oppure andare nei mercati della frutta (che non avevo ancora ben capito dove li facessero...) e chiedere usando il mio appunto italo-cinese.

Ma la vera salvezza è arrivata con internet e il correttore automatico della ricerca. Risultato, esistono svariati nomi per il dukong o longoon, eccetera eccetera. Insomma.. anche al supermercato ne vendono ma per ogni paese di provenienza il nome cambia. Se fosse stato un frutto anonimo non sarei stata a cercare troppo, ma tra mangusteen e rambutan questo è quello che preferisco.


Grande come una nocciola, la sua buccia è molto sottile e facile da spelare con un semplice taglietto. Il frutto è a spicchi, ma ne esistono varianti senza spicchi. La polpa è soda e dolce ma non troppo. Alcuni spicchi hanno un piccolo seme da non morsicare per il suo sapore amaro, mentre altri ne sono sprovvisti.

Avrei voluto portarne a casa un po' insieme ad altri frutti esotici per farli assaggiare qui, ma purtroppo i 60 kg a disposizione sono stati usati fino all'ultimo grammo e neanche nel bagaglio a mano era avanzato spazio! Mi sarebbe piaciuto avere anche altre opinioni per poter fare una recensione più dettagliata, pazienza!

Per ora mi accontento di avergli fatto qualche foto e chissà... magari riuscirò a trovarli anche da queste parti!

venerdì 1 marzo 2013

Di ritorno

Dopo una settimana di neve, sole, freddo e cibo, taaanto cibo si può dire che ci siamo re-ambientati!
La nostra avventura in Australia è ormai un bel ricordo (con tantissime foto da sistemare e che in tanti chiedono di vedere!) e dopo una cura disintossicante dal riso in bianco ci siamo anche mangiati un bel risotto ai funghi!
Per quanto riguarda l'Australia potrei parlarne per ore e ore ma non vorrei annoiare chi ha già ascoltato alcuni dei nostri racconti e avventure! Dico solo che se si ha l'occasione, è un posto assolutamente da vedere. Ovviamente come avevo già detto a tutti, la tentazione di portarsi a casa un dolcissimo koala era tanta ma anche i canguri erano talmente simpatici che avrei fatto spazio nella valigia anche per uno di loro!


Qui a casa le cose non sono cambiate molto, giusto qualche nuovo coraggioso negozio e qualche palazzina nuova. Nulla a che vedere con Singapore dove i condomini vengono costruiti in settimane (il nuovo complesso davanti a casa nostra aumentava di un piano al giorno) e i negozi chiudono e riaprono dalla sera alla mattina. A nostro parere un simbolo della città dovrebbe essere un cantiere edilizio o una gru, perché la città è in continuo cambiamento e probabilmente se dovessimo tornarci tra 5 o 10 anni tutto sarà cambiato.


Anche a Legoland in Malesia hanno saputo interpretare l'essenza di Singapore, inserendo nella riproduzione della città qualche gru.

Per il momento siamo parcheggiati in attesa di prenotare il prossimo aereo per intraprendere una nuova avventura, nel frattempo si cercherà di raccontare ancora qualcosa della nostra ormai ex avventura a Singapore.

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