mercoledì 29 febbraio 2012

Leap Year Lunch

Ok, cedo alle pressioni di Cristina e mi metto a scrivere anch'io qualcosa…Quindi perché non iniziare con una delle tante "stranezze" del posto di lavoro?

Premetto che non so se si tratta di un'usanza diffusa a Singapore, ma a quanto pare in università ogni scusa è buona per fare festa. Non sto parlando di una festa per San Valentino (che c'è stata tra l'altro, con tanto di gelato e biscotti regalo per i dipendenti) o simili avvenimenti: sto parlando del "pranzo per l'anno bisestile"!

Ebbene sì! Circa una settimana prima del famigerato 29 febbraio ho visto spuntare nella casella di posta un' e-mail che invitava ad iscriversi per partecipare ad un pranzo, per lo staff, per celebrare il giorno aggiuntivo del 2012.

Beh, che dire, non avendo trovato trappole nascoste (tipo richieste di soldi da parte di qualche associazione o discorsi lunghi e tediosi) ho deciso di iscrivermi. Come potevo dire di no a del cibo gratis!Alla fine il pranzo si è rivelato un classico buffet di cibo cinese e, cosa che invece mi ha sorpreso, di una estrazione a premi. In effetti registrarsi serviva a sapere quanti premi mettere a disposizione, anche perché non serviva identificarsi per arraffare il cibo.

I premi consistevano in un pacchetto di cantucci, sì avete letto bene "cantucci", oppure in un voucher da 5 SGD. Non ci crederete ma ho pescato i soldi!

Alla fine il 29 febbraio non è andato tanto male: pranzo gratis e 5 dollari da spendere al supermercato.. mi sa che in futuro starò più attento a questo genere di eventi!

venerdì 17 febbraio 2012

Si torna a casa (Fine del primo atto)

Finalmente ho avuto il coraggio di aprire la valigia.
Per il momento, la mia avventura a Singapore finisce qui. Il mio visto scade domani e stanotte sarò di ritorno nella fredda e gelida Busto…

Inutile dire che in questo momento sono divisa da due grandi emozioni. La felicità di poter abbracciare i parenti e il mio dolce cagnolone che mi avrà data per dispersa ormai, e il dover lasciare solo la mia dolce metà nella casa che in qualche modo stavamo rendendo un po' più nostra.

Sono contenta di riuscire a disintossicarmi dal cibo cinese e riuscire a mangiare un po' di formaggio senza doverci lasciare cifre spropositate.
Nello stesso tempo mi mancheranno le serate "al cinema" sdraiati nel letto, i gavettoni che Qualcuno mi tirava mentre facevo la doccia (l'ammetto l'ho fatto anche io!!), le uscite la domenica alla scoperta di qualcosa di nuovo: un parco, un quartiere, e altro ancora, i super rinfrescanti beveroni dell' Each a cup, il sushi a un euro, il panino da subway, e potrei continuare ancora.


Di sicuro non mi mancherà il nostro inquilino che non paga l'affitto: il nostro ormai adottato geco che spesso e volentieri mi ha fatto saltare in aria con i suoi attentati da sotto il tavolo o in giro per la cucina, le disinfestazioni contro gli scarafaggi, e tante altre cose disgustose (come la puzza di pesce fritto che ogni tanto qualche vicino preparava).

E' stata un'avventura, un'esperienza. Ho imparato tante cose, ho scoperto lati nuovi di me stessa, sono stata bene con il mio dolce Lui (si lo so, sono una romanticona…).
Purtroppo abbiamo sottovalutato la realtà, non è sempre facile trovare lavoro all'estero. Qui le leggi per l'immigrazione sono rigide e le aziende non si vogliono sobbarcare costi per assumere stranieri invece che locali (è un modo per tutelarsi, penso). Ho capito cosa vuol dire essere un immigrato, avere la data di scadenza sul passaporto, essere quello diverso. Penso che in Italia tanta gente dovrebbe provare questo tipo di esperienza, guarderebbe il mondo sotto un altro punto di vista.

Per ora la mia avventura finisce qui, ma ho raccolto un po' di materiale (principalmente sul cibo) per non far "morire" il blog e continuare a raccontarvi cosa c'è qui. Nel frattempo spero che S. si decida a iniziare a scrivere qualcosa…
Io intanto continuerò a cercare lavoro sia in Italia che a Singapore, sperando di riuscire a far coincidere lavoro e cuore; chissà, magari tornerò prima del previsto...

giovedì 16 febbraio 2012

Food court

Avevo promesso che vi avrei parlato delle food court ed eccomi qua!
Parto dal fatto che tradurre letteralmente la parola non ha un gran significato, definirei una food court come una grande mensa.
Queste mense sono composte da diversi stall, ognuno dei quali specializzato nella preparazione di qualche piatto, dove la gente prende il cibo che più gli aggrada e si siede in tavoli da 3 o più persone.



Uno stall è fondamentalmente una specie di bagarino; c'è quello della "zuppa fai da te" dove ci sono verdure principalmente, pesce e tofu, e con una pinza si scelgono gli ingredienti che si vogliono mettere nella zuppa. Il tizio dietro il bancone prende la vostra ciotola e cucina le vostre verdurine in meno di 3 minuti, aggiunge brodo di cottura e il gioco è fatto! Si può anche scegliere se aggiungere noodle (4 versioni) o riso bollito. Il tutto per la modica cifra di 3.80 sgd.
Un altro stall invece è quello del mixed rice: qui si prende una porzione di riso bianco bollito e si aggiunge carne, pesce, verdure, e altre cose cucinate in vari modi (il mio mix preferito è beancurd in salsa di soia, patate saltate con una salsina agrodolce e germogli di soia con zenzero).
Poi ci sono altri stall diversi, quello giapponese (niente sushi però!) dove si mangia davvero giapponese; lo stall coreano, per i Veri amanti del piccante (Stefano alla seconda volta ha mollato la sfida), lo stall del claypot dove principalmente cucinano del porridge di riso insieme ad altro in ciotole di terracotta.
Ci sono altri stall a cui non penso mi avvicinerò mai, tipo il super rinomato "herbal soup" dove il piatto forte è la zuppa "buddha jumps over the wall" (una zuppa puzzolentissima fatta di maiale), simile allo stall di cui avevo già accennato dove cucinano zuppe solo ed esclusivamente con interiora di maiale. Bleaah!!
Il western… ovvero, cosa intendono i cinesi per cibo occidentale: fish & chips, bocconcini di pollo, spaghetti con ragù di pollo, sugo di pomodoro e funghi alla panna, e altri sughi che mi rifiuto di elencare. Qui davvero evito di passarci!



I prezzi sono davvero economici, con un massimo di 5/6 dollari sg si mangia e si è belli pieni! Magari non è sanissimo o sicuro al 100% (sono sicura di aver mangiato del maiale nonostante abbia chiesto vegetariano, ma ne sono consapevole).

Le food court possono essere all'aperto o all'interno dei centri commerciali. Ovviamente quelle all'aperto sono meno pulite e carine di quelle chiuse, ma salvo quella vicino casa, noi preferiamo andare in quelle al coperto o meglio ancora mangiare a casa!!
In questi mesi ne abbiamo girate parecchie, e io mi sono fatta la top list di dove andare a mangiare e cosa proprio come fanno qui a Singapore; la gente per andare a mangiare il suo piatto preferito è disposta a spostarsi da una parte all'altra dell'isola!
Al primo posto c'è l'indiano al cc Raffle Place dove fanno un prata (pane morbito indiano) davvero davvero buono!!
Al secondo posto c'è il vegetariano a Plaza Singapura dove prendo sempre i noodle di riso con beancurd (baccello di soia trattato) e spring roll.
Al terzo posto c'è la zuppetta di verdure che prendo da una tipa antipatica che mi parlava in cinese all'inizio, ma che poi ha capito che era meglio passare all'inglese con me!

Come sempre, spero che dalle foto si possa capire qualcosa!!
Buon appetito!!





mercoledì 8 febbraio 2012

Centri commerciali

Ho sempre e solo accennato ai centri commerciali di Singapore. Forse è il caso che ve ne parli un po' di più e in modo approfondito.

Secondo wikipedia in totale ci sono 82 centri commerciali su tutta l'isola (senza contare quelli in costruzione).
A parer mio, ne manca sicuramente qualcuno.
Non male per un paese malato di shopping, dove la gente compra sempre qualcosa. Mi sono chiesta parecchie volte com'è possibile che qualsiasi centro commerciale sia affollato a qualsiasi ora del giorno, tutti i giorni, ma tuttora rimane un mistero.
Avete presente i nostri centri commerciali? Ok, dimenticateveli!
Per darvi un'idea: solitamente sono composti da 2 o 3 basement (i piani sotterranei) per poi alzarsi fino a 4/5 piani. Ovviamente questa è la media, ci sono più piccoli, tipo quello nel nostro quartiere che ha solo due basement e 3 piani, oppure qualcosa di più grosso dove ci sono quattro basement e 8 piani. Ovviamente sto parlando solo di negozi, gli uffici sono nel palazzo sopra e hanno entrate separate. Non male vero?
Il centro commerciale più grosso di Singapore è il VivoCity con 340 negozi, un cinema, due department store (la coin o la rinascente per intenderci). Sono solo 5 piani in tutto ma copre una superficie di 96.600 metri quadrati! Esclusi i parcheggi ovviamente.
Ma ce ne sono altri con molti più piani e negozi, ma questo è il più vasto tra tutti.

Parliamo di negozi…
In linea generale, tutti i cc comprendo una (o più) food court, di cui spero riuscirvi a parlare presto, una vasta scelta di ristoranti, fast food, "baretti" e bancarelle per il cibo di vario genere che possono trovarsi o al basement più basso o al piano più alto. Nel mezzo c'è il mondo… negozi di tutti i generi, abbigliamento, accessori, sportivi, elettronica, arredamento, e qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente. Ovviamente è facile trovare le stesse identiche cose se si entra nel department store, e quindi si può anche scegliere se andare a comprare lì o nel negozio.

Quasi tutti i cc sono, nel vero senso della parola, appiccicati alle fermate della metropolitana; usciti dai tornelli della metro si entra direttamente, senza dover fare strani giri o camminare troppo.
Quello più simpatico ma anche insignificante a parer mio è CityLink, che collega ben 4 centri commerciali, sempre che non ci si voglia fermare a RafflePlace, prendendo le scale a sinistra invece che a destra!
Faccio un appunto: in tutti e cinque i centri commerciali qui sopra i negozi sono sempre gli stessi, si trova il negozio A in almeno tre posti su cinque.
E dopo aver studiato economia per 9 lunghi anni, non riesco a capire come fanno a non essere ancora falliti tutti...

Non so se riesco a spiegare realmente cosa significa centro commerciale a Singapore. La gente ci vive, passa intere giornate, ci fa affari seduti al tavolo di un fast food, si incontra; per fortuna alle 10 di sera chiudono e fino alle 10/11 del mattino seguente non c'è nessuno.

Gironzolando qua e là ho fatto alcune foto per darvi un po' l'idea… spero si capisca qualcosa!













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